top of page
  • nene823

Canalizzazione di Santa Maria Maddalena Dei Pazzi

Canalizzazione effettuata da Tarika di Maggio per A.M.A. del giugno 2015


Eccoci qui riuniti insieme, come sempre nel sempre siamo sempre uniti insieme. Non dimenticate questa percezione che deve essere chiara ad ognuno di voi. Ogni volta che vi sentite uno, io, solo, isolato, non siete più in contatto con la parte più sacra di voi. Uniti come da sempre l’essere umano sa fare, uniti intorno al fuoco, uniti intorno al progetto, uniti intorno ad una vastità, immensità di sofferenze da risollevare. Si perchè questa è la questione più importante, è inutile che vi affliggiate e dite: “non è possibile che ci sia solo male sofferenza, passerà, cambierà”… Il male e la sofferenza sono onnipresenti ed è un illusione pensare che basti un’attitudine mentale a risollevarvi; con questo male e con questa sofferenza bisogna avere un atteggiamento carico di vigore, di forza, di salute spirituale. Questa parola forse vi sembrerà strana ma anche le vostre anime si ammalano quando non permettete a voi stessi di vedere le cose nella giusta prospettiva. Fui santa, fui mistica, fui pazza. Tutte queste cose sono stata ai miei tempi e ancora parlo con questi termini ma l’ardore del mio cuore è quello che voglio ricondividere con voi. Ardore vuol dire bruciare, il fuoco che brucia le scorie, il fuoco che brucia tutto ciò che è inutile, il fuoco che alla fine brucerà anche questo vostro involucro di carne. Parto così per poi passare a descrivervi la bellissima infinita leggiadria che regna là dove liberi dalle scorie di questo meschino essere si diventa capaci di percepire sempre di più questa connessione infinita con l’uno; è infinita la percezione e questo accade giorno dopo giorno. Ogni attimo che passate, migliaia di percezioni arrivano a voi costantemente da ogni dimensione: sono migliaia e voi le volete attribuire solo a voi stessi, al vostro sentire, al vostro pensare, al vostro modo di essere, a quello che fate, alle mete che vi prefiggete. Invece siete inondati costantemente da così tante e illuminate percezioni e vibrazioni che provengono da illimitati piani che stanno nelle altre dimensioni da dimenticare che in ogni momento voi potete veramente essere trasportati oltre. E oltre cosa c’è? Ci siete sempre voi, ma voi amplificati all’ennesima potenza e questa potenza non ha niente a che fare con il vostro io. Questa potenza è la potenza del congiungersi, del sentirsi parte di un immensità. Oggi avete dato spazio a me perchè forse siete pronti ad accogliere questo salto di percezione. Ogni volta venite assillati da queste basse catene materiali che io conosco bene. Ho aiutato la gente costantemente, ho sfamato così tanti poveri da passare mesi interi a vedere solo bocche che mi chiedevano cibo. Ho cercato di devastare me stessa in questo atto di compassione ma le bocche non venivano mai placate e c’era un lavoro senza fine. Allora ho compreso che potevo solo portare qualcosa di diverso a questa pesantezza e un sorriso da quel momento è apparso e non mi ha mai abbandonato. Non era gioia quello che provavo non era felicità, era una sensazione interiore di essere ovunque in ogni momento. Questo vi voglio ricordare: che più non esistete più riuscite ad essere. Ora voglio anche parlarvi in termini più materiali: era tanto che desideravo trasmettere queste parole, era veramente tanto. E l’ardore che mi caratterizza non è un ardore religioso. Ai miei tempi non c’erano molte possibilità di provare a sublimare e a sentire le percezioni dello spirito se non all’interno di una vita religiosa. Non ti era permesso ed io volevo libertà, volevo sentire la luce dello spirito. Non ero interessata a Dio, credetemi: ero interessata a sperimentare queste percezioni come voi e nell’incessante praticare ho provato tante vibrazioni. Insieme uniti nella terra non è una parola, sono gesti costanti, continui; sono cure e ogni volta la cura anche dell’anima passa attraverso le cure che voi date al vostro corpo: pulire, purificare, rafforzare, pulire, purificare, rafforzare costantemente. Non c’è un obiettivo da raggiungere, non c’è un’elevazione, non c’è una meta mai ma è un’attività costante; e questa attività a un certo punto diventa automatica, non c’è più bisogno di pensarci e voi vi trovate puliti e purificati immediatamente rafforzati ogni volta. Rafforzati da cosa? Da tutto: dal dolore, dalla confusione, dal panico, dall’ansia, dalla preoccupazione; fate che tutte queste cose diventino per voi cibo, cibo che vi nutre, non un veleno che vi consuma. Questo io vi chiedo, ve lo chiedo con tutto il cuore, perchè solo così inizia un percorso che può essere di vero amore, solo così. Forse vi chiedo molto, ma se sono qui è perché qui che devo stare e in queste parole. Non ho piacere nel martirio, io sono stata un anima fiera e lo sono ancora e passo attraverso molti gruppi come questo, a ricordare che il sacrificio non è un martirio. Il sacrificio è guerra, è combattimento, è fierezza, è forza. Ecco perché ogni volta che lasciate una parte, ogni volta che trasformate bocconi amari in dolci meravigliosi, avete vinto, avete vinto.

Chiedetemi.

(M1): Come si fa a seguire queste percezioni?

(Spirito canalizzato) Pratica, disciplina costante, sacrificio, pratica disciplina costante, sacrificio poi diventa automatico come ho detto prima. Grazie.

Un’altra cosa: non aver paura della follia.

(F): Io volevo chiederti: le persone quando le accogliamo qua a volte magari io penso di sbagliare, non lo so però vorrei veramente dare il messaggio che tu hai dato a noi… a volte è vero siamo molto ottusi e inquinati da quello che ci circonda. Come possiamo aiutarci anche fra noi?

(Spirito canalizzato) Per me è importante, molto. Quello che state facendo fa parte di pratiche che da sempre l’uomo ha eseguito dentro luoghi predisposti, sacri, in cui doveva prima di tutto avere ordine e rispetto di quello che si fa. Io non voglio parlare così per punirvi ma voglio parlare così per dirvi che dovete dare il giusto valore, amore e rispetto a quello che state facendo voi e se non lo date voi, come pensate

che gli alti possano dare? Gli altri qui dentro daranno solo quello che troveranno. Ricordatevi: questo luogo è una cassa di risonanza, quello che mettete diventa amplificato diecimila volte quello che non mettete diventerà amplificato diecimila volte. Ti ho spiegato? Grazie. Qualcuno vuole chiedermi altro? Volevo parlare anche della bellezza. (L): Noi ci immaginiamo di riuscire ad arrivare vicino alle persone che arrivano da noi ed essere in grado di aiutare a fare un pezzetto di crescita interiore. Ecco se hai un aiuto su questo. (Spirito canalizzato) È un po’ quello che vi ho detto: le persone quando arrivano hanno subito una percezione immediata di quello che trovano. Quello che trovano qui è cuore e buona volontà; oltre il cuore e la volontà devono trovare un contenitore sicuro per sentirsi protetti per poter esplorare delle dimensioni che implicano una grande vulnerabilità. Fatelo come ritenete, ma questo è importante: che voi creiate affidabilità, sicurezza, stabilità, accoglienza. Grazie. Non mi piaceva guidare l’ordine in cui stavo ma me l’hanno quasi imposto. L’ho fatto con tanta fatica, volevo ispirare come sto facendo ora, ma conosco bene il dolore che state affrontando, soprattutto di chi si occupa dell’organizzazione: è un pane amaro, per tornare a quello che vi ho detto prima, e questo pane amaro deve essere trasformato, perchè un luogo che accoglie le persone deve arrivare al punto in cui non è più assolutamente interessato al via vai che accade perchè si sente stabile. E per arrivare lì c’è una gran fatica da fare, quello che state facendo, ma il premio è enorme. Immaginare di poter vedere che tutto ciò che si muove qua passa in continuazione come un fiume in piena che viene dalle altre dimensioni, che viene attraverso di voi ma non per voi, che viene e crea un’illimitata catena di risonanza armonica. Siamo questo sulla terra, niente di più e uniti possiamo risuonare. Uniti qui, nelle vostre vite uniti. Uniti in due, uniti in voi. Uniti non vuol dire che bisogna stare insieme per forza, uniti vuol dire cercare l’unità, ognuno con il suo dono che non è uno ma sono tanti. Chidete. (M): Volevo chiedere solo questo: se ognuno di noi ha una dote – io sono uno manuale – in quello che posso donare o aiutare come posso far crescere questo luogo? (Spirito canalizzato) Come ho detto per tutti gli altri, non è il come, è la presenza amorevole costante che fa crescere le cose, voi lo sapete, tu lo sai: ogni cosa che viene fatta con presenza amorevole è molto più bella. Quello è ciò che lo spirito infonde nella cosa che si fa e che vi permette di iniziare a vedere la meraviglia; e oltre quello che si fa e a vedere ciò che viene a voi mentre lo fate e allora diventa qualcosa di superiore. Tu lo sai perchè in dei momenti quando fai le tue cose non esisti più e in quei momenti preghi. Quella è la qualità. Tu la conosci nel fare lo sai portare. Grazie. (L): Vorrei che tu mi parlassi della bellezza di cui hai accennato. (Spirito canalizzato) Che dono, quando inizi a stupirti e anche nella bruttura e nell’infamia inizi a vedere qualcosa di straordinariamente bello, tutto è bello quando lo guardi con lo sguardo incantato di un bambino e la bellezza è fondamentale e regna ovunque. Va svegliata, va ricercata. A volte è nella piccola piega, a volte è un colpo di luce, tu lo sai bene, a volte è una deviazione, a volte è un danno ed è necessario aiutare a vedere la bellezza ovunque illumina l’animo. Grazie. Vi ringrazio sono felice di potervi parlare e questo fuoco accenda un fuoco dentro di voi e che questi occhi, che hanno avuto la fortuna di contemplare cose meravigliose in vita e in spirito, possano illuminare i vostri occhi e che queste mani che si sono finite possano ispirare le vostre mani. Mi ricordo del dolore che era più forte del piacere, capite cosa dico? E non sono stata una che ha amato la sofferenza, sono stata una che ha cercato senza risparmiarsi un attimo. Chiedete se volete. (B): Come hai fatto a superare il dolore, ad andare avanti? (Spirito canalizzato) Non l’ho superato, l’ho tenuto con me ogni giorno come un amico prezioso. grazie. E poi basta il sorriso di un bambino, spazzare il pavimento, cantare a squarciagola, riposarsi la sera quando siamo stanchi su un cuscino morbido, sentire il vento che ti accarezza i capelli, ascoltare un amico che è sempre ad ascoltarti., non chiudersi pieno di rabbia e rancore per l’incertezza e l’insicurezza della vita. Basta qualunque cosa per alleggerire il cuore: questo vi voglio dire, non c’è bisogno di grandi cose, c’è bisogno di essere, di essere niente come un riflesso costante di tutto. Volete parlarmi? (L): Quindi le cose non si possono cambiare, ma si devono solo attraversare? (Spirito canalizzato) Le cose hanno così infinite sfaccettature, se ti permetti di guardare, che la vita diventa uno stupore costante. Questo vi dico: di stupirvi costantemente, né di subirle né di accettarle ma di guardarle nella loro illimitata… Non so usare una PAROLA.. illimitata. Ogni cosa ha 3000 sfaccettature, specchi… voi volete solo vedere quello che vi interessa: bene, male, mi piace, non mi piace, ce l’ho fatta, non ce l’ho fatta, voglio di più, voglio di meno. E non vi fermate a guardare che in ogni momento e in alcuni momenti in particolare, quelle che cercate di accantonare come la peste, che la peste insegnò molto alle persone – io lo ricordo bene: in quei momenti ci sono tante cose. È bello quando guardi in quello che c’è e ti lasci stupire. Sono stata anche un’iraconda, non vi dico di no, ma dopo ero così stanca e ritornavo in me, qualunque vento diventava altro e penso che accada anche a voi. (M): Vorrei sapere di preciso cosa vuol dire non aver paura della follia. (Spirito canalizzato) Bisogna provarla, andare oltre i pregiudizi della gente, per lo più le percezioni che tutti si prefiggono di sperimentare sono qualcosa che va oltre quello che anche la tua razionalità più lucida e fervida possa essere in grado di accogliere. E con quello stupore di cui ti parlo, far diventare credibile l’incredibile può essere andare oltre la faccia. Grazie. Se non avete altro da chiedermi vi saluto. Sono ancora qui perun’altra domanda. (I): In che cosa ci consigli di sviluppare ancora di più per ama, oltre alla pulizia, dedizione; che cosa in ama ha bisogno di essere, di fiorire ancora di più, come disciplina come materia? (Spirito canalizzato) Voi vi occupate dello spirito, tutto il resto sono vestiti. Fate dei bei vestiti allo spirito e alla sostanza. E come voi altri (non siete pochi sapete?). Molte persone sono chiuse e nascoste, perdono la voglia di fare, per quello è importante che emaniate e che passate la parola e le vostre percezioni. Perché molte delle persone che seguono il sentiero della spiritualità poi si sentono sfinite dai giochi di potere in cui si trovano coinvolte, o dalle solite leggerezze, o da mirabolanti prospettive che vengono proposte. Per quello è bello che voi esistiate: perchè l’approccio deve essere semplice, serio, protetto, comprovato, costantemente comprovato. Questo offrite. Le persone devono comprovare su di loro, finché questo non accade sono tutti futili diversivi e la parola ricerca spesso in alcuni settori è un futile diversivo, cosa che non deve essere per voi. Anche perchè al momento che si assaggia il frutto della conoscenza non si torna più indietro. IO SONO MADDALENA, vi saluto.

Tarika Di Maggio è medium, ricercatrice metafisica e fondatrice di A.M.A. Accademia di Metafisica Applicata, e per essa è docente senior. E’ attiva da più di venticinque anni nel campo della medianità, delle energie sottili, delle regressioni a vite precedenti. Conduce seminari sugli archetipi divini e sulle altre dimensioni dell’esistenza, su Magia ed altro.

61 visualizzazioni0 commenti

Post correlati

Mostra tutti
bottom of page