L’Uomo, come ogni cosa esistente nell’Universo, è una manifestazione dello Spirito. L’esistenza vera non è nella materia, ma al di fuori di essa. Il piano materiale esiste perché le anime sperimentino attraverso di esso.
Noi siamo tutti esseri spirituali e possiamo fare esperienza di noi stessi, solo attraverso la realtà materiale. Se l’esistenza non fosse al di fuori della materia, gli esseri viventi non potrebbero nascere o morire. L’entità che sta per nascere dai regni sottili, subito dopo il concepimento, proietta sul piano materiale il modello del proprio organismo nell’utero. Ciò avviene in modo del tutto automatico senza l’intervento della volontà. Come diceva Ermete Trismegisto nel “Kore Kosmou”: “Ogni anima sarà in relazione con il corpo che più le compete”.
Lo Spirito, dunque, proietta e dirige la formazione degli organi e del corpo umano in modo da diventare un perfetto recettore di energia vitale. Le cellule cardiache, ad esempio, se non fossero dirette dallo Spirito intelligente, non potrebbero mai formare un cuore.
Possiamo dire che il corpo umano è lo strumento più perfetto che lo Spirito abbia mai creato, per l’evoluzione della propria consapevolezza nel piano materiale. E’ una delle tante “macchine”, ma la più perfetta di tutte quelle che conosciamo.
Noi abbiamo un corpo, ma non siamo il corpo. Il corpo può trovarsi in differenti condizioni, di salute o di malattia, può essere riposato o stanco; ma questo non ha niente a che fare con noi, e il nostro vero Io. Il corpo è il nostro prezioso strumento di esperienza e di azione nel mondo esterno, ma è soltanto uno strumento. Abbiamo il dovere di trattarlo bene, di cercare di tenerlo in buona salute, ma esso non è noi. L’uomo è la macchina, lo Spirito il guidatore.
Per vivere assorbiamo energia vitale, la stessa che viene assorbita e tiene in vita gli animali, le piante e ogni cosa che esiste nell’universo. Esiste, cioè, un solo spirito ed è lo stesso in tutti gli esseri, in tutta l’esistenza. Ogni essere vivente è quindi parte di noi, siamo tutti Uno, le differenze appartengono solo alle forme non allo Spirito e all’esistenza. Come dicono i maestri spirituali “Siamo gocce dello stesso oceano”.
Ecco perché uccidendo un animale o disboscando una foresta, terminiamo l’esperienza terrena di un piccolo frammento di Spirito intelligente, modificando così la naturale evoluzione dell’esistenza.
Sistema energetico e buona salute
Il perfetto funzionamento nell’uomo del sistema energetico è sinonimo di buona salute. In condizioni di equilibrio, l’energia scorre ininterrottamente nei chakra. Ogni alterazione della configurazione strutturale del corpo umano e ogni sostanza estranea assunta, non fanno altro che ostacolare il naturale fluire dell’energia vitale, creando uno squilibrio nei chakra che può provocare una situazione di carenza o di eccesso di energia, che a lungo andare genera malattie e in seguito può condurre alla morte.
Poiché l’energia che fluisce attraverso i chakra e che alimenta i corpi sottili, è sostanzialmente la stessa, ne consegue che tramite i chakra, i vari corpi sono collegati tra loro e ogni azione che si compie su uno di loro produce un effetto sugli altri… da qui il legame tra corpo, mente e spirito.
Essendo lo Spirito che ci guida intelligente, il nostro sforzo maggiore deve essere quello di lasciarlo fluire abbondantemente e liberamente attraverso il corpo, cercando di sintonizzarci con esso. Man mano, che l’energia intelligente fluisce in quantità sempre maggiore, i chakra appaiono più espansi e lo Spirito può circolare liberamente nel nostro corpo.
Nel momento in cui l’essere umano lascia fluire coscientemente dentro di sé lo Spirito, pian piano raggiunge quel particolare stato di consapevolezza e di unità con lo Spirito/Coscienza Cosmica, chiamato “illuminazione”, in cui percepisce che tutte le cose dell’universo sono una manifestazione dello Spirito unitario e che non vi è alcuna vera separazione tra sé e tutte le altre creature e cose dell’universo. Questa è l’evoluzione spirituale.
L’energia va dove va l’attenzione
Possiamo imparare facilmente a sentire l’energia in qualunque parte del corpo, sentendola formicolare, ponendo semplicemente l’attenzione sulla parte in cui si desidera percepirla. Ecco alcuni facili esercizi per imparare a percepire l’energia e ricaricarci:
Esercizio n. 1
Poniamo attenzione ai piedi fino a sentirli formicolare. Quando sentiamo l’energia che aumenta, facciamola salire lentamente lungo le gambe, fino alle cosce, potremmo sentire una pulsazione nel perineo. Continuiamo a farla salire lungo la colonna vertebrale, soffermandoci su tutti i chakra, senza farla mai uscire dalla colonna. Se incontriamo resistenza, facciamola scendere fino ai piedi e poi riproviamo nuovamente proseguendo verso la testa. Una volta arrivati alla testa, torniamo giù fino ai piedi e ripetiamo a piacere finché sentiamo la colonna libera. Continuiamo ora l’esercizio partendo da entrambe le mani contemporaneamente e andando fino al cuore, fino a sentirci formicolanti e carichi di energia, infine rilassiamoci e, se siamo a letto, dormiamo.
Esercizio n. 2
Stando distesi e rilassati facciamo alcuni respiri profondi. Immaginiamo di avere in mano un pennello e passiamolo prima sulla punta delle dita dei piedi e poi attorno ad ogni dito, finché le dita non iniziano a formicolare. Continuiamo l’esercizio passando il pennello nella pianta dei piedi, nei lati, nel tallone e attorno alle caviglie, finché tutto il piede formicola.
Proseguiamo fino alle ginocchia, lungo le cosce, poi facciamo un cerchio intorno agli organi genitali, per non eccitarli, e ricongiungiamo le pennellate sull’addome, quindi saliamo fino al petto. Facciamo adesso la stessa cosa partendo dalle mani. Spazzoliamo la punta delle dita, le dita, i palmi, i polsi e poi spostiamoci prima sui gomiti ed infine verso le spalle.
Esercizio n. 3
Tramite questo esercizio potremo percepire i chakra e l’energia sottile. Impariamo a convogliare ed accumulare tutta l’energia che riusciamo ad attivare, nel serbatoio di energia vitale che si trova due centimetri sopra l’ombelico. Dopo aver stimolato i chakra delle palme delle mani, dei gomiti, delle piante dei piedi e delle ginocchia cominciamo a stimolare il primo chakra e poi man mano tutti gli altri. Immaginiamo il chakra come un vortice che fuoriesce due dita dalla pelle, e iniziamo a toccarlo mentalmente con le dita. Afferriamone il bordo e stiriamolo, poi vi infiliamo un dito e lo muoviamo come se mescolassimo un liquido, infine, immaginiamo di infilarci un bastoncino e di farlo andare su e giù per circa un minuto.
Immaginiamo ora di avere, al posto delle mani, delle pale traforate, capaci di immergersi nel corpo, toccare l’energia e spingerla dove vogliamo. Iniziamo infilandole nei piedi, spingiamo l’energia verso l’alto, lungo le gambe, poi dirigiamola verso la pancia senza passare sulla zona dei genitali, quindi facciamola confluire nel serbatoio subito sopra l’ombelico.
Ripetiamo il tutto più volte, raccogliendo l’energia dalle gambe e mettendola nel serbatoio dell’ombelico. Facciamo ora la stessa cosa con l’energia delle braccia, facendola risalire dalle mani ai gomiti, poi alle spalle, e da qui giù lungo il tronco, fino a spingere anche questa nell’ombelico.
Quando ci sentiremo formicolanti in tutto il corpo, potremo anche avere esperienze extracorporee o addormentarci.
Fonte: fisicaquantistica
Comments