Si possono avere tutti gli intenti del Mondo ma, solo attraverso al manifestazione
fisica, noi agiamo rispetto alla Terra.
Finché non manifestiamo fisicamente, non siamo nella Terra.
Ed è una delle cose più difficili.
Vorrei partire dal momento della gestazione/pre-nascita, perché è lì che si forma in
noi il senso di sicurezza/insicurezza, rispetto alla Vita,
ed è da lì che noi, poi, strutturiamo tutta una serie di cose.
Ogni cosa che vive sulla Terra nasce da un SEME, che viene impiantato nella
profondità oscura, perché NON NASCE NULLA SE NON ATTRAVERSO
L’OSCURITA’ PIU’ TOTALE . . . e così è per qualunque cosa vogliate fare nella
Vita: non si può pensare di manifestare un progetto, realizzare qualcosa, se non si
passa attraverso la prima insicurezza di NON SAPERE, NON VEDERE . . . tu questo
seme lo metterai nell’oscurità più totale . . . poi, come tutti i semi, verrà sprofondato
dentro la Terra.
All’inizio, c’è stata la Primavera, i semi hanno iniziato a viaggiare, poi sono stai
impiantati; poi, d’Autunno, scendono giù, e attraverso la decomposizione (quella che
gli Alchimisti chiamavano “L’OPERA AL NERO”), sprofondano e vengono nutriti
dalla Terra durante il lunghissimo periodo invernale.
Dopodichè, ad un certo punto, una forza, una luce, una coscienza che, di sopra,
c’è qualcosa che ti chiama irresistibilmente, la forza del Sole,
lo farà germinare, sempre che nel frattempo non sia marcito del tutto e morto.
. . .
Sto PARLANDO DEL VOSTRO PROGETTO DIVINO,
quello per il quale abbiamo lavorato fino ad ora.
Abbiamo scelto il seme, abbiamo messo in moto la nostra passione, il nostro desiderio,
ci siamo innamorati del nostro seme. . . ora, inizia il lavoro.
Tarika Di Maggio
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