La Dea ha assunto tanti aspetti, e noi oggi ci rispecchiamo in alcuni per riconnetterci a questa parte sacra che è dentro di noi. Ringraziamo tutti gli antichi che l’hanno adorata, pregata, che le si sono rivolti per le cose fondamentali della vita, e poi ringraziamo tutte le divinità femminili che sono venute dopo e alle quali oggi ci riferiamo; spesso, relegate in un ruolo subalterno al maschile, perché a un certo punto sono arrivati gli Ariani, i quali hanno pensato bene che i principi della creatività/creazione dovessero diventare maschili.
Oggi noi ci riconnettiamo con questo femminile sacro, antichissimo, potente, forte, eterno nel suo ciclico divenire. Sono felice che le donne si stiano riprendendo cura di sé anche attraverso questo strumento un po’; più intellettuale, al quale io voglio dare anche una matrice spirituale più profonda; dall’altra parte c’è tutto un lavoro psicologico fatto sull’Archetipo della Dea, molto bello.
Il lavoro sulla Dea, così come io l’ho strutturato, e canalizzato, basandomi anche su altri lavori, è svolto in tre articolazioni: la Dea Bianca, La Dea Rossa e la Dea Nera, proprio ispirandoci alle fasi della Luna, del Ciclo, della Terra, del Femminile.
La Dea Bianca è quella parte essenziale del femminile,, la parte che abbiamo fino da bambine, che ci porta fino alla maturazione del femminile; la Dea Rossa è quella che sviluppiamo quando si diventa seduttive, quando inizia l’attrazione verso il maschile; la Dea Nera è infine la parte dell’anziana, di colei che ci aiuta a tagliare, a pulire, a togliere ciò che non ci serve più.
Quindi con queste Divinità, abbiamo il modo di conoscere noi stesse, ma anche le donne intorno a noi. Per me è un lavoro molto bello perché vi fa comprendere, oltre voi stesse, la vostra madre, le vostre nonne, le vostre figlie, le amiche intorno a voi, e attraverso la conoscenza potete portare una comprensione diversa del perché il femminile si manifesta in così tanti aspetti.
Quello che vi raccomando è di fidarvi del vostro sentire. Cercate di fidarvi della vostra pancia, cercando di riconoscere nella storia delle Dee che io vi racconto, parte della vostra storia. Ovviamente, ci sono aspetti che non sono belli da riconoscere, e la bellezza di queste Dee è proprio che sono donne come noi: quindi hanno i loro bei lati positivi, la loro forza, le loro qualità di potere, ma hanno anche i loro lati meno belli, e hanno degli aspetti della loro storia brutti, difficili da accogliere; pur non essendo le Dee Nere, quelle che vibrano nel profondo, nell’oscuro, nell’inconscio, nella guerra, sono Dee che hanno aspetti caratteriali belli tosti, come a volte li avete voi.
Io dico sempre di non pensare “io sono un pò di tutte” no, voi siete una dea soltanto, accettate di riconoscervi in un archetipo. Perché se accogliete questa Dea, avrete più strumenti per capire chi siete, per sviluppare il vostro potenziale.
Tarika Di Maggio
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