Pensate che noi facciamo il servizio incondizionato all’Aldilà, più o meno una volta al mese, che consiste nell’offrirsi a Entità che sono di passaggio qui, e che hanno bisogno anche solo per un momento di risentirsi in un corpo, di essere riconosciuti nelle parole, etc.
Molti di loro, morti tantissimi anni fa, hanno ancora il bisogno di risentirsi dire come sono morti, cosa si vede noi della loro morte! . . . Pensate a quanta inconsapevolezza ci può essere del trapasso… è come dire “mi addormento, e non mi sveglio”. Quindi continui a sognare, ma sei morto in effetti. E questi sono i più bisognosi.
La MORTE RIMANE IMPRESSIONANTE per noi vivi, ma anche per tanti che sono di Là, che a causa di ciò, A VOLTE, rimangono fermi nelle altre dimensioni, non riescono ad andare avanti nel loro percorso. Altri, invece, riescono a evolversi meglio e più velocemente. Nella mia esperienza, ho notato che per 4 anni dopo la morte continuano ad essere molto presenti qui; poi, pian, pianino, vanno oltre. Alcuni di loro, sentono molto la responsabilità rispetto alla genealogia, a ciò che hanno lasciato sulla Terra, quindi possono rimanere anche 10, 20, 30 anni… continuando ad essere presenti; altri, fanno dei passaggi. Ringrazio sempre le persone che mi fanno fare i contatti con i loro defunti nel tempo, perché questo mi consente di vedere i passaggi, le evoluzioni che le Entità hanno fatto. Bisogna imparare che la relazione con l’Aldilà è biunivoca: noi pensiamo all’aiuto che possiamo avere dalle Entità, ed è certo che gli Spiriti ci aiutano sempre, quelli che sono nella Luce poi non hanno problemi a farlo (la loro qualità energetica è purissima); le altre Entità, invece, sono un po’ tipo noi: sono molto felici di interfacciarsi con noi ed avere una specie di accompagnamento. Quindi, cercate di capire che ai morti non piace essere dimenticati e cacciati via come se niente fosse stato.
Tarika Di Maggio
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