nene823

16 dic 20202 min

Non c’è cosa più brutta dell’aridità del cuore

Ieri, ho trovato questa parola

“Anedonìa”

che è riferita a quando perdiamo il piacere di vivere: tale perdita viene dall’incapacità di elaborare la sofferenza.

Questa parola è l’anticamera della depressione che, a sua volta, è il sistema di difesa che il nostro cervello elabora

quando ha a che fare con emozioni dolorose profonde.

Si genera una sconnessione totale,

che negli anziani, ad esempio, apre la porta a demenza senile, alzheimer, etc.

Oggi vi invito ad accogliere . . .

siamo nel femminile più femminile che esiste . . . quindi ad accettare tutte le emozioni che vi arrivano . . . perché quando si rifiutano le emozioni, o le si negano o si rinnegano, si finisce per ammalarsi, per sconnettersi con il Mondo; si perde la voglia di vivere.

La vita non è sempre facile, si sa, ma è necessario fare uno sforzo per rimanere in contatto con le proprie emozioni.

Vi insegnerò qualche esercizio per arrivare alla “sorgente”, poiché dietro ad ogni

emozione c’è una sorgente: ed è lì che bisogna tornare per avere purificazione,

guarigione, evoluzione . . .

Quindi, quello che vi vorrei fare sentire è un lavoro più profondo sulle emozioni,

qualunque esse siano, e poi anche imparare a ricordare che esiste la possibilità di connettersi a delle emozioni senza cognizione di causa. . .

questo può dare un senso di “follia”, ciononostante è importante connettersi anche a questa emozioni … permettere alla “follia” delle emozioni di travolgerci, senza che siano causate da uno stato reale di qualche tipo.

Il nostro corpo è composto per il 75% di acqua; via, via, che si invecchia l’acqua

dentro di noi diminuisce, i nostri dischi vertebrali si assottigliano, progressivamente

perdiamo la sensibilità.

Ecco perché è veramente importante nutrirsi di emozioni: continuare a sentire che questa acqua nel nostro campo energetico o corpo emotivo ci permette di mantenere la connessione con lo spirito.

Più si invecchia, più si diventa “terra arida”, duri, concretizzati nelle nostre convinzioni.

Con gli Elementi maschili Vento e Fuoco abbiamo imparato ad agire, determinare;

ma senza gli elementi Femminili, siamo condannati a diventare “deserti”.

Non c’è cosa più brutta dell’aridità del cuore.

Vorrei che imparaste a riconoscere l’importanza della nostra capacità di

attingere all’acqua delle nostre emozioni, al cuore, al di là delle nostre convinzioni.

Tarika Di Maggio

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